lunedì 27 gennaio 2014

Visit Montepulciano LA CANONICA DI SAN BIAGIO



A sinistra della chiesa trovasi la Canonica, elegante opera tardo-rinascimentale realizzata (1595) su disegno del Sangallo dopo la sua morte. Leggero edificio aperto in un doppio loggiato, con cinque grandi arcate su pilastri dorici in basso e cinque coppie di arcatelle su pilastri e colonnette ioniche in alto. La trabeazione è assente ed è sostituita da un semplice parapetto articolato da lesene in asse con i pilastri inferiori, creando un effetto di continuità verticale. Di fronte alla Canonica un elegante pozzo, sempre su disegno di Antonio da Sangallo.


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sabato 25 gennaio 2014

Visit Montepulciano Piazza Grande POZZO DEI GRIFI E DEI LEONI


POZZO DEI GRIFI E DEI LEONI
Di fronte al lato minore del Palazzo Tarugi troviamo il bellissimo Pozzo dei Grifi e dei Leoni, di raffinate forme cinquecentesche attribuito ad Antonio da Sangallo il Vecchio. La "vera" del pozzo presenta una rigonfia modanatura ed è incorniciata da due colonne doriche sormontate da una trabeazione su cui poggia lo stemma dei Medici sorretto da Leoni (Firenze) affiancati dai Grifi (Montepulciano).
 

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giovedì 23 gennaio 2014

Visit Montepulciano Piazza Grande PALAZZO DEL CAPITANO


Visit Montepulciano Piazza Grande PALAZZO DEL CAPITANO
 Nell’angolo rientrante della piazza, al n.2, il Palazzo della Pretura, già del Capitano del Popolo, notevole per il prospetto di forme gotiche (sec.XJV) che si affaccia su Via Ricci. 

L’edificio, rivestito in travertino, presenta al piano terra archi ogivali impostati su una fascia continua. Gli archi del primo piano si presentano chiusi da finestre successive. Il piano secondo è dovuto ad una sopraelevazione successiva.

 
Visit Montepulciano Piazza Grande PALACE OF CAPTAIN 
  Reentrant corner of the square, n° 2, the Palace of the District Court, former Captain of the People, for the remarkable statement of Gothic (XIV), which overlooks Via Ricci. 

The building, clad in travertine marble, the ground floor has pointed arches set on a continuous band. The arches of the first floor windows are closed later. The second floor is due to an elevation higher.

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mercoledì 22 gennaio 2014

Visit Montepulciano Piazza Grande PALAZZO CONTUCCI

Di fronte al Palazzo Comunale, al n. 6 è il Palazzo Del Monte oggi Contucci, cominciato nel 1519 da Antonio da Sangallo il Vecchio, compiuto forse da Baldassarre Peruzzi. L’edificio poggia sui resti della prima cinta muraria della città, come dimostra l’alto fronte posteriore (su Via di Cagnano). La struttura severa del paramento di pietra a conci lisci del piano terra e del primo piano sono caratteristici dell’opera del Sangallo; nel disegno del portale e delle finestre e negli apparati decorativi viene proposto un rinnovato modello di residenza signorile. Le cinque finestre del primo piano, a edicola con timpano triangolare sorretto da semicolonne ioniche, poggiano su un parapetto che caratterizza la fascia marcapiano. Sopra le finestre termina il rivestimento in travertino e inizia la fascia di laterizio del secondo piano dove si aprono cinque piccole eleganti finestre decorate a volute schiacciate. Sull’angolo destro del palazzo, all’ altezza del primo piano, troviamo lo stemma della famiglia Del Monte. All’interno, nel salone del piano nobile che si affaccia sulla piazza, le pareti sono interamente affrescate con scene prospettiche illusionistiche rappresentanti portici, giardini, terrazze che si aprono fra colonne a torciglione su maestosi basamenti. Gli affreschi sono attribuiti adAndrea Pozzo.


lunedì 20 gennaio 2014

Visit Montepulciano Il Duomo

Il Duomo, sorto sul luogo dell’antica Pieve di Santa Maria, fu eretto fra il 1592 e il 1630 su disegno di Ippolito Scalza e restaurato nel 1988. Duomo di Montepulciano Piazza GrandeLa facciata di muro grezzo non è mai stata completata, si eleva sopra una gradinata e presenta tre portali e tre finestre. All’angolo sinistro avanza il campanile dell’antica Pieve, opera incompiuta della seconda metà del 1400; si osservino i fianchi, belli nella loro semplicità. L’interno, di linee armoniose, è a croce latina divisa da pilastri in tre navate. La navata centrale, con volta a botte è definita da alti pilastri che inquadrano gli archi di collegamento con le navate laterali.
Sul lato interno della facciata a destra del portale mediano troviamo la statua del vescovo 
Francesco Piendibeni (morto nel 1435), a sinistra la statua giacente di Bartolomeo Aragazzi, segretario di Martino V, questo sarcofago faceva parte di un grande sepolcro, il "Cenotafio Aragazzi" realizzato daMichelozzo, scomposto e disperso nel 1600, poi nel 1815 ritrovato. Altri frammenti del Cenotafio sono ora visibili in varie parti della chiesa, al monumento apparteneva anche il gradino marmoreo sopra l’altare maggiore dove è scolpito un fregio di putti che sorreggono ghirlande e due statue a grandezza naturale.

Nella prima cappella della navata di sinistra un
 Fonte Battesimale, esempio di scultura senese del XIII sec., opera di Giovanni di Agostino, proveniente dall’antica Pieve. Il dossale dell’altare èun’opera in terracotta policroma di
Andrea della Robbia raffigurante l’Annunciazione e quattro Santi, al centro è inserita una Madonna col Bambino, bassorilievo marmoreo della maniera diBenedetto da Maiano, ai lati sono due statue, i Santi Pietro e Paolo, di scuola senese del XIV sec., attribuiti a Tino da Camaino. Nella seconda cappella San Girolamo, di autore ignoto. Nella terza cappella una tela diAndrea del Sarto raffigurante San Sebastiano. Nella quarta cappella Santa Caterini delle Ruote, opera di autore ignoto.

Sul pilastro Madonna del Pilastro Montepulciano - Duomotra la quarta e la quinta cappella, troviamo una piccola tavola rappresentante una
 Madonna col Bambino di Sano di Pietro da Siena (1406-1481).Nella quinta cappella una tela con San Francesco Saverio, di autore ignoto. Nella sesta cappella un’opera di scuola senese del 1500 raffigurante la Madonna di San Martino. A sinistra del presbiterio, nella cappella Samuelli, una Deposizione di scuola fiamminga. Nella navata destra, subito dopo la porta di ingresso, troviamo la prima cappella detta "del Crocifisso". Nella seconda cappella una tela di Angelo Righi raffigurante San Giorgio (1603), e sull’altare una Madonna col Bambino del XVIII sec. Nella terza cappella un fondo oro di scuola senese, il Redentore ed una tela della Madonna col Bambino e San Giuseppe, di ignoto. Nella quarta cappella Sant’Agnese e San Domenico. Nella quinta cappella una tela raffigurante l’Annunciazione, di ignoto. Nell’ultima, la sesta cappella della navata sinistra, troviamo un altare di marmo policromo del Mazzuoli di Siena (1683). A destra del presbiterio, nella Cappella del Sacramento, una tela di Luigi Adenolli da Milano(1830).
L’opera principale della CAltare Duomo di Montepulcianoattedrale è la pala posta sopra l’altare maggiore e il magnifico trittico dell’Assunzione di Taddeo di Bartolo del 1401. Al centro la Vergine che sovrasta gli Apostoli. A sinistra i Santi: Giovanni Battista, Donato, Michele Arcangelo, Francesco, Stefano, Domenico, Lorenzo, Agostino, Antonio. Nella parte destra le Sante: Lucia, Caterina delle Ruote, Maria Maddalena, Agata, Orsola, Mustiola e infine Santa Antilia che sorregge fra le mani la città di Montepulciano.
In alto, al centro, 1 ‘Incoronazione della Vergine, a sinistra 1 ‘Arcangelo Gabriele e a destra l’Annunziata. Nei quattro pilastrini troviamo dodici dottori della Chiesa. Nella predella, di grande rilievo artistico, sono raffigurate nove scene della Passione:l’entrata in Gerusalemme, la Cena, il Bacio di Giuda, l’ascesa al Calvario, la Crocefissione, la Deposizione, la Sepoltura, la Resurrezione, i Pellegrini di Emma us. A destra dell’altare maggiore, sul pilastro, troviamo un ciborio gotico in marmo della maniera giovanile diLorenzo di Pietro detto il Vecchietta (1412-1480).

venerdì 10 gennaio 2014

Visit Montepulciano Il Palazzo Comunale

PALAZZO COMUNALE

Uscendo dal Duomo si ha, sulla sinistra, il Palazzo Comunale, austero edificio a tre piani di cui l’ultimo coronato da camminamento di ronda merlato. Al di sopra si eleva la torre a due piani di merli. La costruzione risale alla seconda metà del 1300, una recente ipotesi attribuisce la facciata a Michelozzo, cui sarebbe stato commissionato il disegno nel 1424. L’edificio, rivestito in travertino, è di gusto fiorentino. Il piano terra, a bugnato rustico a filari irregolari, presenta ai lati del portale due mensole di cui quella di sinistra sorregge un grifo.Un sottile marcapiano separa la parte rustica dal secondo piano con otto aperture, sei finestre e due nicchie centrali. Al secondo piano quattro finestre più piccole ripetono i temi del piano inferiore. Oltrepassato il portale, troviamo all’interno il trecentesco cortile con due belle logge sovrapposte. Interessante il panorama che si abbraccia dalla sommità della torre, esteso dal Monte Amiata a Siena, al Trasimeno, al Monte Subasio.

 
  

giovedì 9 gennaio 2014

Visit Montepulciano La bella e luminosa Piazza Grande


La bella e luminosa Piazza Grande è il punto più elevato ed il centro monumentale di Montepulciano. La Piazza originariamente risultava di dimensioni più ridotte ed i palazzi che vi sorgevano erano di forme medioevali, l'architettura degli edifici attuali risale al rinnovamento della città nei secoli XV e XVI e mostra gli influssi delle correnti culturali del Rinascimento fiorentino e romano, unificate in un insieme di grande interesse. Qui sorgono il Duomo, il Palazzo Comunale, e altre nobili costruzioni quali il Palazzo Contucci, il Palazzo Tarugi ed il Palazzo del Capitano.

mercoledì 8 gennaio 2014

Visit Montepulciano La Chiesa di S. Agostino

CHIESA DI S.AGOSTINO

 Dove la via si allarga nella Piazza Manin, sopra una breve scalinata si eleva la Chiesa di S.Agostino. La preziosa facciata della chiesa di Sant’Agostino dovuta al Michelozzo, opera di gusto rinascimentale con moduli del tardo gotico fiorentino. La facciata è spartita da pilastri scanalati sopra i quali, nel secondo livello, si aprono nicchie ogivali per statue. Il bellissimo portale festonato raccoglie nella lunetta un rilievo in terracotta di Michelozzo rappresentante la Madonna ed i Santi Giovanni Battista e Agostino. La parte superiore, pienamente rinascimentale, reca un elaborato rosone e sopra, entro il grande timpano, è collocato una stemma clipeato. L’interno, ad una sola navata, fu rimaneggiato nel 1784-1791 sopprimendo i bracci laterali della crociera ed accorciando l’abside. Sul primo altare a sinistra si trova una pala dipinta da Cesare Nebbia da Orvieto (1534-1614) raffigurante i ‘Ascensione (1585). Sul secondo altare a sinistra si trova la Madonna della Cintola opera di Federico Fiori detto il Barroccio(1528-1612). Sul terzo altare a sinistra la Crocifissione con la Madonna e la Maddalena di Lorenzo di Credi(1459-1537). Sul lato destro, nel primo altare, la Resurrezione di Lazzaro di Alessandro Allori (1535-1607), nel secondo altare una tavola a fondo oro di Giovanni di Paolo da Siena (1403 circal482) rappresentante San Nicola da Toientino. Nel terzo altare una Pietà del Pomarancio (1552-1626). Sull’altare maggiore il bel Crocifisso ligneo policromato del 1400 attribuito a Donatello (1386-1466). Dietro all’altare maggiore è l’ingresso al coro vecchio ricavato nella tribuna della chiesa primitiva. Nel 1634 la tribuna fu affrescata da Bartolomeo Barbiani di Montepulciano, allievo del Pomarancio. Al centro dell’abside un Crocifisso attribuito al Pollaiolo (1433-1498)




http://www.visitmontepulciano.it/chiesadisantagostino.html

martedì 7 gennaio 2014

“ASPETTANDO GODOT” AL TEATRO POLIZIANO di MONTEPULCIANO Sabato 11 gennaio 2014, ore 21.15,

“ASPETTANDO GODOT” AL TEATRO POLIZIANONATALINO BALASSO E JURIJ FERRINI IN UNA MESSINSCENA UMORISTICA
Sabato 11 gennaio 2014, ore 21.15, il capolavoro di Beckett a Montepulciano
Ferrini: “L’ironia su una società che attende invano un cambiamento esistenziale”

MONTEPULCIANO - È uno spettacolo emblematico, un capolavoro della storia del teatro, l’opera più celebre di Samuel Beckett. Arriva a Montepulciano “Aspettando Godot”, il testo che ha reso celebre in tutto il mondo il cosiddetto teatro dell’assurdo: sabato 11 gennaio 2014, ore 21.15, la pièce va in scena al Teatro Poliziano nella versione di Natalino Balasso e Jurij Ferrini che firma anche la regia, con Michele Schiano di Cola e Angelo Tronca.
Applaudito dalla platee di tutta Italia e salutato dal plauso della critica, appare particolarmente felice l’incontro fra Natalino Balasso, noto per la sua frequentazione del mondo del cabaret televisivo, grazie a una comicità talvolta sconclusionata ma sempre irresistibile, e un autentico virtuoso del palcoscenico come Ferrini: «Volevamo proseguire il lavoro iniziato con lo spettacolo I Rusteghi - ricorda Ferrini - e abbiamo cercato un testo che ci convincesse e rispecchiasse la nostra attitudine al comico».
La scelta di “Aspettando Godot” è parsa subito congeniale: in scena ci sono due personaggi, tra clochard e clown, Vladimiro ed Estragone (Didi e Gogo) si incontrano ogni giorno fino a sera in una strada di campagna, vicino a un albero. Passano le giornate ad aspettare un certo Godot, con cui dovrebbero avere un appuntamento. Nulla di sicuro, ma loro attendono. E si aspettano una grande fortuna da questo incontro senza ricordare più esattamente quello che gli hanno chiesto e neppure chi sia di preciso questo Godot. Di lì passano altri due personaggi, Pozzo e Lucky, padrone e servo, il primo tiene il secondo legato con una corda al collo e lo tratta senza umanità. Anche di loro non si sa nulla, da dove vengano e dove vadano.
«La struttura dell’opera - spiega Ferrini - i mulinelli verbali dei protagonisti, i loro dialoghi surreali e la situazione dell’attesa, spostano con evidenza questa storia su un piano universale e fin dalle prime battute ci si ritrova immersi in un non luogo, dove spazio e tempo sembrano sospesi. Appare chiaro fin da subito che Didi e Gogo, così come Pozzo e Lucky rappresentano tutta l’umanità, che da sempre segue un copione a struttura circolare ogni giorno. E l’umanità, o meglio tutti gli uomini e le donne che la compongono, attende invano un cambiamento della propria condizione esistenziale, avendo completamente smarrito il senso del tempo, dell’azione per ottenere un determinato scopo o della semplice e concreta volontà».
Info: 0578 757007 | info@fondazionecantiere.it | Teatro Poliziano, Via del Teatro, 4
Botteghino: intero 12 euro, ridotto 10 euro  

Colonna del Marzocco

COLONNA DEL MARZOCCO

In un piccolo slargo troviamo la Colonna del Marzocco che reca in alto il leone fiorentino che vi fu posto nel 1511 in sostituzione della lupa senese, a testimonianza del definitivo assoggettamento della città  a Firenze, dopo i 26 anni di dominazione della Repubblica senese. Sul fondo dell'attigua piazzetta Savonarola, sta la chiesetta di San Bernardo, grazioso tempietto barocco, a forma ovale, di Andrea Pozzo (1642-1709):
all'altare maggiore una terracotta invetriata raffigurante l'Adorazione, forse di Andrea della Robbia (1435-1525).

lunedì 6 gennaio 2014

PALAZZO BUCELLI

PALAZZO BUCELLI

 A destra, al n. 81, il Palazzo che nel 1700 divenne la sede della grande collezione di pezzi etruschi raccolti, nei dintorni di Montepulciano e Chiusi, dal letterato ed antiquario Pietro Bucelli. Gran parte della collezione fu ceduta prima a Pietro Leopoldo I, poi al Granduca di Toscana e ora è conservata a Firenze, solo una parte è esposta al Museo Civico di Montepulciano. Caratteristico il basamento del palazzo nel quale sono murati frammenti lapidei, urne cinerarie ed iscrizioni; una sorta di piccola esposizione all’aperto dell’arte etrusca e romana della zona.

Guida di Montepulciano

Guida di Montepulciano
La città  di Montepulciano, arroccata sulla cresta di una altura tra la Valdichiana e la Val d'Orcia, ¨ articolata fra una serie di vicoli disposti a livelli diversi in senso longitudinale, spesso strettissimi, ripidi, sotto archi e volte risalenti ad epoca medioevale che creano un suggestivo valore ambientale. 

L'arteria principale di Montepulciano, detta Corso, attraversa tutta la città  da Porta al Prato fino alla Chiesa di Santa Maria dei Servi e prende, nei vari tratti, nomi diversi: Via di Gracciano, Via di Voltaia, Via dell'Opio, Via del Poliziano. Cuore monumentale del centro storico è¨Piazza Grande. 

Per una più semplice "lettura della città la guida si propone di accompagnare il lettore nella visita seguendo un percorso diviso in 4 itinerari.

Itinerari


Piazza Grande     Il corso    San Biagio